giovedì 22 marzo 2012

Diversi revisori e revisori diversi

Ieri ho sparso un mucchio di parole, ho portato una copia del terzo capitolo (per lo meno della parte ultimate) al più solerte dei revisori, ed ho anche consegnato primo e secondo capitolo nelle mani di una nuova leva, perché potesse iniziare la lettura.

Come mi succede ogni volta che dò in mano d'altri qualche cosa che ho scritto, non ho potuto fare a meno di elucubrare riguardo alle loro possibili reazioni cercando di indovinare quali potranno essere i loro commenti. Una serie di pensieri che si è poi evoluta in una riflessione più generale riguardo ai revisori, al loro compito, alle loro caratteristiche generali ed alle peculiarità che li distinguono e per cui li ho scelti.

Da principio, quando mi sono riproposto di cercare delle persone a cui sottoporre la stesura del ro*cof*man*cof*zo, ho meditato a lungo sul genere di persone di cui potevo aver bisogno, di quali fossero le caratteristiche che avrei dovuto cercare per effettuare una selezione tra i miei amici/parenti/conoscenti. Le risposte che ho trovato mi sono sembrate abbastanza banali, ma non riuscendo ad arrivare a nulla di più illuminante, mi sono limitato ad esse: dovevano essere dei buoni lettori, avere una buona conoscenza dell'italiano, la capacità di organizzare ed esprimere una critica, la capacità di essere abbastanza obiettivi ed avere ovviamente il tempo e la voglia per leggere, correggere e preparare un breve commento per ogni capitolo.

Negli ultimi tre mesi ho avuto modo di testare questo sistema di revisione e devo dire che ha dato degli ottimi risultati: non solamente dandomi modo di correggere alcuni errori stilistici e di evitare quindi di ripeterli (o limitarne il numero) di capitolo in capitolo, ma anche per l'ispirazione che ricevo confrontandomi con i diversi punti di vista che mi vengono presentati. La semplice comodità di avere delle persone che leggono, correggono e commentano è mutata nella comodità di potersi confrontare con stili di critica completamente differente approfittando delle peculiarità di ognuno per migliorare, non solamente la scrittura in sè ma anche il mio rapporto con quello che scrivo.

Per poter spiegare in modo chiaro (e soprattutto breve) quello che intendo dire vi faccio alcuni esempi delle diverse categorie di revisori che ho avuto modo di individuare:

Il Tecnico: Lavora in modo estremamente preciso, correda il testo con le proprie note ed individua i problemi generali del testo suggerendo sistemi per renderlo maggiormente scorrevole.

Il Sentimentale: La sua revisione è meno tecnica e più emozionale, prova simpatie ed antipatie marcate nei confronti dei personaggi e permette di riconoscerne i punti di forza o le debolezze. Un personaggio che gli passi inosservato è probabilmente poco definito e manca della dovuta grinta.

L'Entusiasta: Minimizza gli errori a favore di ciò che è positivo. Le sue critiche sono sempre molto morbide ed esprime con verve e decisione quello che gli è piaciuto. E' una continua fonte di energia ed ottimismo.

L'Intransigente: Non te ne lascia passare una, marca ogni errore ed ogni mancanza analizzandone ed esprimendone i rischi e gli aspetti negativi. Aiuta a rimanere con i piedi per terra ed a non lasciarsi mai andare alla convinzione di saper scrivere.

Approfitto di questo post dedicato a loro per ringraziarli una volta ancora.

Stay Tuned

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