giovedì 5 aprile 2012

Cowbird: Gelato al Cioccolato

Pubblicato su Cowbird.


Correva l'anno 2012, era giunta la sera del terzo giorno del mese di aprile, un giorno a cui i più si riferiscono come l'altro ieri.

Avevo appena scoperto che Silvia Coppola (in arte Sweety) si era trovata tra le mani una dieta ancor più malvagia e castrante di quella che da qualche mese sto sorbendomi. Per chi non avesse mai affrontato la sofferenza e le privazioni di un regime alimentare controllato, si rende necessaria una spiegazione per chiarire quanto questo evento possa unire due persone.

Immaginatevi ragazzini, dopo aver programmato le vostre vacanze estive in ogni dettaglio ed aver assaporato l'idea di tre interi mesi di bighellonaggio sfrenato, venite a scoprire che i vostri genitori hanno deciso di farvi una sorpresona e vi hanno iscritto ad un ... campeggio estivo. Il dolce far nulla dei vostri sogni viene rapidamente trasformato in una girandola di eventi partoriti dalle menti insane degli animatori, vi svegliate ancor prima di quanto facevate durante le lezioni, siete costretti ad ore di attività pseudo sportive ed ogni vostro giorno ha come materia legante delle gigantesche zanzare killer che bramano il vostro sangue quasi quanto voi bramate la triade divano-piazza-playstation. Tra le facce allegre dei ragazzini che stanno passando la loro estate ideale riconoscete la figura di un un vostro simile, lo individuate grazie al nugolo di zanzare che l'avvolge ... non conoscete il suo nome, distinguete appena i lineamenti oltre la doppia coltre d'insetti, ma tutto questo non ha peso o significato: siete fratelli.
Altro che motoraduni, i dietaraduni sarebbero dei successi internazionali ... se solo si riuscisse ad organizzare un menù in grado di soddisfare tutti i partecipanti.

Mossi dall'insidioso autolesionismo che spesso va di pari passo con le diete, non abbiamo potuto far a meno di parlare di cibo, e come conseguenza di questo discorso sono arrivato ad accennare che il giorno successivo (a cui i più si riferiscono come ieri) sarebbe stata la mia giornata di sollazzo, durante la quale mi sarei certamente abbandonato ad un gelato in quel di Grom. Nel momento in cui ne stavamo discorrendo sono stato colto da un pensiero di infinito altruismo, ed ho deciso che ne avrei mangiato uno anche per conto di Silvia, sarebbe di certo stato un compito difficile ed ingrato, ma qualcuno doveva pur farlo.

La mattina successiva, armato del Borsello Tecnologico, ho varcato la soglia della gelateria deciso ad assolvere al mio compito ed a immortalare poi l'interno della gelateria per poter poi mostrare alla fanciulla il luogo dove il suo onore era stato difeso. I miei piani hanno subito una drastica modifica mentre stavo consumando la mia inconsueta colazione, e mi sono trovato ad assistere all'ingresso di un cliente che ha dato sfoggio di una decisione ed una determinazione veramente encomiabile. E' entrato con passo di marcia, si è piazzato davanti al bancone, e come fosse un sacerdote intento a ripetere un salmo:
"Buon giorno! Cono con cioccolata, quello croccante, da 2 euro e 20."

Non potendo resistere alla tentazione di raccontare questo piccolissimo aneddoto, ho scattato la foto di cui sopra per immortalare un'uomo che ha tutta la mia stima: chiunque abbia le idee così chiare riguardo al gelato (e lo ricerchi con quella solerzia) non può che starmi simpatico.

Tornato a casa ho comunicato l'avvenuto misfatto, avvisando Silvia del fatto che avevo mangiato un gelato anche per conto suo e chiedendole di quale reclamasse quindi il possesso: la coppa Crema di Grom/Bacio della mattina o quella Crema di Grom/Crema del pomeriggio? (Se ve lo steste domandando: si, il gusto Crema di Grom mi piace un sacco, è decisamente nella mia top 10 assoluta). Lei, fedele al suo nome d'arte, non solamente ha dichiarato di apprezzare molto il pensiero ed evitato di mandarmi a quel paese per aver gozzovigliato alle sue spalle, ma tra le due opzioni ha scelto quella della mattina.
Vista la coincidenza ho pensato di condividere con lei anche la foto che avevo scattato, l'ho caricata su Flickr e le ho inviato il link. Il suo primo commento è stato per l'uomo al bancone ...  la fase delle coincidenze era stata superata, ora si parlava di un segno del destino! Un evento che non potevo certo minimizzare o disattendere: la decisione era presa, avrei utilizzato la foto e l'evento come base per un racconto su Cowbird!

Nel discutere riguardo ai possibili contenuti del racconto è venuto fuori il discorso riguardo alle possibili reazioni di una persona che si scopra protagonista (o anche solo personaggio) del racconto di un perfetto sconosciuto, ed ho quindi dato fondo al mio più ricercato romanticismo per arrivare a dire: "Ho sempre il teVVoVe che possano riconoscersi e venire a cercarmi per sdrumarmi di mazzate!".
Riprendendomi dall'estasi creativa sono stato folgorato da una visione, un'immagine tanto vivida ed aliena dalla realtà da meritare a buon diritto di entrare a far parte della narrazione:
Spazio, ultima frontiera.
Sono ormai divenuto un autore di fama internazionale, la gente si litiga il mio ultimo romanzo come se fossero barrette di cioccolata Wonka, la Pixar-Disney ha appena prodotto l'edizione animata di uno dei miei racconti, la Fox ha acquistato i diritti de "Il gioco di Harry" per dare il via ad una serie televisiva, serata di gala per la presentazione del capitolo conclusivo della "Saga dei Re".
La sala è immersa in una profonda penombra, il pubblico rumoreggia, tra stelle e stelline anche la gente comune è in fila in attesa di poter giungere all'imponente scrivania da dietro la quale, tronfio e soddisfatto, distribuisco autografi e dediche con la magnanimità di una divinità pagana che elargisca doni ai fedeli che l'adorano.
Arriva il turno di un uomo sulla quarantina, mi pare di riconoscerlo ma non riesco a ricordare dove l'abbia già veduto, assieme alla copia del libro porta con se una piccola scatola di plastica. Composto e compassato mi porge il libro e posa la scatola dinnanzi a se, mentre sgancio il mio aureo autografo lui estrae dalla scatola un cono, si allunga verso di me, lo ruota e me lo pianta in fronte.
"Gelato al cioccolato un cazzo!" Dichiara mantenendosi serio e compito, richiude la scatola, recupera la sua copia e mentre ancora non ho realizzato cosa sia successo si allontana.
Mi guardo intorno con espressione bovina, al centro della fronte il cono staglia come il corno di un unicorno, tra coloro che hanno assistito ci sono scene di ilarità, di stupore, di imbarazzo e di panico. Un responsabile della sicurezza sbraita e si sbraccia indicando l'attentatore, ancora la tragedia non ha terminato di concludersi e già l'ufficio stampa del Casinò ha mandato una lettera di scuse al mio ufficio legale. "Doveva aver nascosto il cono all'interno dell'edificio, le guardie all'ingresso hanno perquisito tutti, nessuna arma sarebbe potuta sfuggire ai controlli."
Il gelato comincia a sciogliersi, rivoli scuri di cioccolato ruscellano dalla fronte attraversando il mio viso, il bailamme di suoni che mi circonda scompare e l'unico suono che percepisco è il ritmico cader delle gocce dal mio mento alla scrivania. Il popolo mi osserva come un dio caduto, io non posso trattenere un pensiero: "Cool!"
A parte il fatto che un individuo capace di serbare così a lungo il rancore, e di ordire un piano tanto geniale per vendicarsi lo vorrei seduta stante come agente, viste le implicazioni della cosa, come posso non augurarmi che succeda?

Stay Tuned

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