Domenica: palestra chiusa, biblioteca chiusa, naso chiuso ed una
tossetta secca che ad ogni sua comparsa mi fa venir voglia di aprirmi la
gola con un cucchiaio da minestra per quanto è doloroso il suo
grattare. Ma il cucchiaio è in cucina, accanto alla minestra che sta
riscaldandosi per il pranzo, la mia amata minestra di verdure, compagna
di centinaia di pranzi e cene ... comincio ad odiarla.
Questa
condizione psicofisica sull'orlo del baratro tra l'eccesso di pianto di
un bambino capriccioso e la volontà omicida di un serial killer mi ha
portato a rileggere gli ultimi post del Blog con cui, mea culpa, sono
indietro in maniera vergognosa. Eccomi qui dunque, ben intenzionato ad
un bell'aggiornamento globale che mi riporti in carreggiata.
Da cosa cominciare? Senza dubbio dalla scrittura! Come già detto in questo post ho interrotto la lavorazione del Primo Re per dedicarmi alla storia vinta da Perennemente Sloggata.
I miei pomeriggi in biblioteca hanno abbandonato il mondo del
Fantastico e sono approdati in un'ambientazione più moderna ed oscura in
quella che vuole essere una miscellanea di Gotico e Punk. Dopo aver
tanto parlato di profeti, divinità e metroner,
l'unico modo di descrivere il piacere di provato nel poter parole come
semaforo, bulldozer o Arbre Magique è farmi prestare uno "spasmico baby" da Austin Power.
Il
racconto (credo di poter quasi confermare il titolo "La Congiura")
procede abbastanza bene e per ora conta circa 12.000 delle 35/40.000 che
credo avrà una volta concluso. Salta quindi l'idea di completarlo prima
della fine del mese, ma ci sono buone speranze di poterlo consegnare
entro la metà di novembre. Subito di seguito credo che metterò in
cantiere il racconto per partecipare a Tramando 2013 ed infine
tornerò alla mia "Opera Prima".
Andando
oltre la scrittura senza però abbandonare il tema editoriale la
direzione è lieta di comunicarvi dei contatti recentemente intercorsi
con una Casa Editrice con la quale potrebbe svilupparsi una
collaborazione non tanto come editore, quanto più come lettore (e
commentatore) di manoscritti e correttore di bozze. Un'eventualità a cui
fino ad ora non avevo mai pensato ma che non manca della sua
attrattiva. Vedremo ...
Ora facciamo un bel saltello sul lato
opposto della barricata e parliamo di lettura. Inizierò subito con il
dire che la mia dedizione al paccozzo mi ha portato a leggere ben tre
pagine di Missione Eagle, di più non ce l'ho fatta. Ho riunito tutti i
libri nella stessa pila e li sto lasciando macerare in attesa di essere
colto da un nuovo estro masochistico. Accanto a loro c'è un'altra pila
fatta di libri in prestito che hanno in comune l'autrice: Banana
Yoshimoto, per quelli più che il masochismo dovrò trovare il tempo.
A
turbare i miei già delicati equilibri di lettore è arrivato un Kindle,
un acquisto fatto pochi giorni fa, un giochino nuovo a cui non ho potuto
non dare attenzione con la conseguente lettura di: Minon (Fiorella
Rigoni & Alexia Bianchini) e I deliziosi delitti di Little Town
(Gaia Conventi), il primo in formato e-book, il secondo in pdf. Come
prima cosa ho avuto conferma della fantastica leggibilità del Kindle,
migliore non solo di quella a video ma anche di quella su libro di
inchiostro e carta. Un po' meno pratico l'uso dei pdf perché
l'adattamento alla pagina rende i caratteri molto piccoli, ma la loro
nitidezza permette comunque di leggere senza rischiare la cecità.
Detto questo passiamo ai contenuti:
Minon
è un Fantasy-Lombardo fatto di eroi minorenni, oscuri signori del male,
eletti senza cui il bene sarebbe condannato alla sconfitta, eterne
creature immortali che ragionano (ed agiscono) come bambini capricciosi e
semi sconosciuti privi di ogni attitudine alle relazioni interpersonali
che limonano di punto in bianco. Insomma, un buon esempio del motivo
per cui quando mi si chiede quale sia il mio genere preferito io parli
sempre di ""Fantastico" e quasi mai di "Fantasy". Si potrebbe anche dire
che si tratta di letteratura per ragazzi e cercare di lavarsene le mani
così, ma a questo punto perché non dar da bere la Vinavil ai neonati,
tanto è bianca come il latte e loro sono così piccoli ...
I deliziosi delitti di Little Town
è una raccolta di racconti brevi (e quando dico brevi intendo che
alcuni arrivano a poco più di mezza pagina) il cui protagonista è la
comunità di una piccola città immaginaria persa in qualche cantuccio
rurale degli Stati Uniti. Ogni racconto permette di sbirciare un evento
della vita (o della morte) di qualcuno degli abitanti, in un andare e
venire lungo la linea del tempo del paese. Alcuni dei personaggi sono
protagonisti di più di un racconto e molti diventano comparse il cui
nome ricorre spesso anche quando l'argomento non li riguarda da vicino.
Come in ogni raccolta la sensazione di alti e bassi nella scrittura
viene enfatizzata anche dal singolo argomento trattato ed è quindi
facile individuare i propri racconti preferiti o sviluppare simpatia per
qualche personaggio in particolare. (Anagrammistery & Mortimer per
quel che mi riguarda).
E' giunta l'ora di pranzo e questo fa
vacillare i miei buoni propositi rispetto ad un'aggiornamento globale.
Per ora mi fermo a scrittura & lettura, ma tornerò poi per qualche
altro fattarello ... sugoso!
Stay Tuned.
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