domenica 28 ottobre 2012

Potpourri di tosse, nebbia e pigrizia.

Domenica: palestra chiusa, biblioteca chiusa, naso chiuso ed una tossetta secca che ad ogni sua comparsa mi fa venir voglia di aprirmi la gola con un cucchiaio da minestra per quanto è doloroso il suo grattare. Ma il cucchiaio è in cucina, accanto alla minestra che sta riscaldandosi per il pranzo, la mia amata minestra di verdure, compagna di centinaia di pranzi e cene ... comincio ad odiarla.

Questa condizione psicofisica sull'orlo del baratro tra l'eccesso di pianto di un bambino capriccioso e la volontà omicida di un serial killer mi ha portato a rileggere gli ultimi post del Blog con cui, mea culpa, sono indietro in maniera vergognosa. Eccomi qui dunque, ben intenzionato ad un bell'aggiornamento globale che mi riporti in carreggiata.

Da cosa cominciare? Senza dubbio dalla scrittura! Come già detto in questo post ho interrotto la lavorazione del Primo Re per dedicarmi alla storia vinta da Perennemente Sloggata. I miei pomeriggi in biblioteca hanno abbandonato il mondo del Fantastico e sono approdati in un'ambientazione più moderna ed oscura in quella che vuole essere una miscellanea di Gotico e Punk. Dopo aver tanto parlato di profeti, divinità e metroner, l'unico modo di descrivere il piacere di provato nel poter parole come semaforo, bulldozer o Arbre Magique è farmi prestare uno "spasmico baby" da Austin Power.

Il racconto (credo di poter quasi confermare il titolo "La Congiura") procede abbastanza bene e per ora conta circa 12.000 delle 35/40.000 che credo avrà una volta concluso. Salta quindi l'idea di completarlo prima della fine del mese, ma ci sono buone speranze di poterlo consegnare entro la metà di novembre. Subito di seguito credo che metterò in cantiere il racconto per partecipare a Tramando 2013 ed infine
tornerò alla mia "Opera Prima".

Andando oltre la scrittura senza però abbandonare il tema editoriale la direzione è lieta di comunicarvi dei contatti recentemente intercorsi con una Casa Editrice con la quale potrebbe svilupparsi una collaborazione non tanto come editore, quanto più come lettore (e commentatore) di manoscritti e correttore di bozze. Un'eventualità a cui fino ad ora non avevo mai pensato ma che non manca della sua attrattiva. Vedremo ...
Ora facciamo un bel saltello sul lato opposto della barricata e parliamo di lettura. Inizierò subito con il dire che la mia dedizione al paccozzo mi ha portato a leggere ben tre pagine di Missione Eagle, di più non ce l'ho fatta. Ho riunito tutti i libri nella stessa pila e li sto lasciando macerare in attesa di essere colto da un nuovo estro masochistico. Accanto a loro c'è un'altra pila fatta di libri in prestito che hanno in comune l'autrice: Banana Yoshimoto, per quelli più che il masochismo dovrò trovare il tempo.

A turbare i miei già delicati equilibri di lettore è arrivato un Kindle, un acquisto fatto pochi giorni fa, un giochino nuovo a cui non ho potuto non dare attenzione con la conseguente lettura di: Minon (Fiorella Rigoni & Alexia Bianchini) e I deliziosi delitti di Little Town (Gaia Conventi), il primo in formato e-book, il secondo in pdf. Come prima cosa ho avuto conferma della fantastica leggibilità del Kindle, migliore non solo di quella a video ma anche di quella su libro di inchiostro e carta. Un po' meno pratico l'uso dei pdf perché l'adattamento alla pagina rende i caratteri molto piccoli, ma la loro nitidezza permette comunque di leggere senza rischiare la cecità.

Detto questo passiamo ai contenuti:

Minon
è un Fantasy-Lombardo fatto di eroi minorenni, oscuri signori del male, eletti senza cui il bene sarebbe condannato alla sconfitta, eterne creature immortali che ragionano (ed agiscono) come bambini capricciosi e semi sconosciuti privi di ogni attitudine alle relazioni interpersonali che limonano di punto in bianco. Insomma, un buon esempio del motivo per cui quando mi si chiede quale sia il mio genere preferito io parli sempre di ""Fantastico" e quasi mai di "Fantasy". Si potrebbe anche dire che si tratta di letteratura per ragazzi e cercare di lavarsene le mani così, ma a questo punto perché non dar da bere la Vinavil ai neonati, tanto è bianca come il latte e loro sono così piccoli ...

I deliziosi delitti di Little Town
è una raccolta di racconti brevi (e quando dico brevi intendo che alcuni arrivano a poco più di mezza pagina) il cui protagonista è la comunità di una piccola città immaginaria persa in qualche cantuccio rurale degli Stati Uniti. Ogni racconto permette di sbirciare un evento della vita (o della morte) di qualcuno degli abitanti, in un andare e venire lungo la linea del tempo del paese. Alcuni dei personaggi sono protagonisti di più di un racconto e molti diventano comparse il cui nome ricorre spesso anche quando l'argomento non li riguarda da vicino. Come in ogni raccolta la sensazione di alti e bassi nella scrittura viene enfatizzata anche dal singolo argomento trattato ed è quindi facile individuare i propri racconti preferiti o sviluppare simpatia per qualche personaggio in particolare. (Anagrammistery & Mortimer per quel che mi riguarda).

E' giunta l'ora di pranzo e questo fa vacillare i miei buoni propositi rispetto ad un'aggiornamento globale. Per ora mi fermo a scrittura & lettura, ma tornerò poi per qualche altro fattarello ... sugoso!

Stay Tuned.

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