sabato 5 maggio 2012

Cassonetti fraudolenti


Quando ho occasione di passeggiare, indipendentemente da quale sia il luogo in cui mi trovo, mi capita spesso di perdere alcune caratteristiche macroscopiche di quel che mi circonda, di non notare un monumento od un intero palazzo passato in secondo piano rispetto all'elucubrazione del momento. Di contro è comune che colga dettagli di secondaria importanza, oggettivamente insignificanti ma curiosi quanto basta per meritarsi qualche secondo d'attenzione.

Me ne andavo bel bello per la mia strada quando sono incappato in questo bidone dell'immondizia e non ho potuto resistere alla tentazione d'immortalarlo. Non si tratta di uno strano caso di feticismo per la mondezza, ma di un particolare insignificante saltatomi agli occhi mentre stavo passandogli accanto.

Chi abbia posto attenzione all'indicazione del luogo dove questa storia si ambienta avrà già capito a cosa stia riferendomi: un bidone targato Lignano in quel di Muggia! Un evento comprensibile per comuni limitrofi, ma Muggia e Lignano, pur posti a circa 40 chilometri di distanza in linea d'aria, sono divisi da un golfo e la strada per andare dall'uno all'altro è di circa 100 chilometri.

Un prestito? Un furto? Un errore della ditta che ha in appalto la raccolta dei rifiuti? Un tentativo di Muggia di fingersi una località balneare famosa in molti stati europei? Ai posteri l'ardua sentenza.

Stay Tuned

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